Domenica 5 gennaio
II dopo Natale
Lunedì 6 gennaio
Solennità dell’Epifania
Domenica 5 gennaio – tempo di Natale
LA VALLE – 9.30
Per Pietro, Veronica e Lieta
Per Walter e Massimiliano
AGORDO – 10.00 Per la comunità
TAIBON – 17.30
Per Albina e Bruno Moretti
Per Dina Dai Prà e Bortolo Farenzena
AGORDO – 18.30
Per Marina Nessenzia
Per Nerina Tomè, Giovanni e Fioretta Schena
Per Sergio Paganin
Lunedì 6 gennaio – Epifania del Signore – Solennità
LA VALLE – 9.30 Per la comunità parrocchiale
AGORDO – 10.00 Per la comunità parrocchiale
TAIBON – 17.30 Per Vincenza Tibolla e Giovanni Benvegnù
AGORDO – 18.30
Per VittorLuigi Lanciato
PerNorma Decima
Martedì 7 gennaio – feria
AGORDO – 18.30 Per i carcerati
Mercoledì 8 gennaio – feria
AGORDO – 8.30
Per Antonio Ren e familiari
Per Lucia Tedde, Annamaria Zanni, Luigi Baratella e Alba Candiani
Per Gabriella Fadigà
Giovedì 9 gennaio – feria
LA VALLE – 18.30 Per Emilio, Vanda e Giovanni
AGORDO – 18.30
Per Cia Fumei (anniv.)
Per Franco Renon
Venerdì 10 gennaio – feria
AGORDO – 8.30 Per gli ammalati
SAN CIPRIANO – 18.30 Per Rita Chenet
Sabato 11 gennaio – feria
LA VALLE – 18.30 Per Carlo, Augusta e Tranquillo
TAIBON – 18.30
Per defunti famiglia Orsolin
Per Luigina Lena e familiari
Per Raffaele, Tani e Irene
Domenica 12 gennaio – Battesimo di Gesù
LA VALLE 9.30 Per Giuseppe Dalla Vista
AGORDO 10.00 Per la comunità parrocchiale
TAIBON 17.30 Per Carletto e Silvio
AGORDO 18.30
Per Luigi (Gio Cadorin)
Per Paola Benvegnù
Per Sr. AnnaMaria Santomaso
CONFESSIONI
Ad Agordo c’è un sacerdote disponibile per le confessioni
mercoledì dalle 9 alle 10
sabato dalle 16 alle 17
AVVISI
LA VALLE
Come gli anni scorsi si raccolgono in chiesa alimentari destinati alla mensa dei poveri dei Frati di Mussoi (BL)
Riprende il catechismo secondo gli orari stabiliti
Testo tratto dalla Bolla di Indizione del Giubileo:
La speranza non delude n. 8
Il primo segno di speranza si traduca in pace per il mondo, che ancora una volta si trova immerso nella tragedia della guerra. Immemore dei drammi del passato, l’umanità è sottoposta a una nuova e difficile prova che vede tante popolazioni oppresse dalla brutalità della violenza. Cosa manca ancora a questi popoli che già non abbiano subito? Com’è possibile che il loro grido disperato di aiuto non spinga i responsabili delle Nazioni a voler porre fine ai troppi conflitti regionali, consapevoli delle conseguenze che ne possono derivare a livello mondiale? È troppo sognare che le armi tacciano e smettano di portare distruzione e morte? Il Giubileo ricordi che quanti si fanno «operatori di pace saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9). L’esigenza della pace interpella tutti e impone di perseguire progetti concreti. Non venga a mancare l’impegno della diplomazia per costruire con coraggio e creatività spazi di trattativa finalizzati a una pace duratura.